“Come fratelli. Testimoni dell’amore di Dio”
Siamo Chiesa, chiamati insieme a camminare come fratelli per testimoniare l’amore di Dio che si è rivelato in Cristo.
Parola, pane, poveri delineano un metodo per un’esperienza cristiana giovanile. Questa modalità è già stata precedentemente sperimentata da gruppi giovanili e di Azione Cattolica. Si può riconoscere quale via per per un approccio esperienziale (con tutti i sensi) al cristianesimo: ci proviene dalla storia millenaria della Chiesa, richiama i pilastri cardine di ogni comunità cristiana sin dagli Atti degli Apostoli, prolunga in modo fedele e insieme creativo la storia più recente della pastorale giovanile diocesana (scuola della Parola, serata di Emmaus, catechesi).
Calendario
- 25 Settembre 2021 ore 21 in Oratorio: incontro con il neo diacono don Marco Guffanti;
- 10 Ottobre 2021 ore 19.00 in Oratorio: cena in fraternità e avvio del percorso Pane;
- 31 Ottobre 2021 ore 18.30 in Oratorio: avvio del percorso Parola;
- 7 Novembre 2021 ore 19.00 in Oratorio: cena in fraternità e percorso Pane;
- 21 Novembre 2021 ore 18.30 in Oratorio: Percorso Parola;
- 5 Dicembre 2021 ore 19.00 in Oratorio: cena in fraternità e percorso Pane;
- 19 Dicembre 2021 ore 18.30 in Oratorio: Ritiro di Natale;
Parola
Seguendo un itinerario dal titolo “Le ragioni dello stupore” andremo alla scoperta del volto di Dio attraverso la lettura comunitaria delle parabole di Gesù:
- Invitati alla festa: Lc 14,15-24
- Il debito da capogiro: Mt 18,21-35
- Un capitale a rischio: Mt 25,14-30
- Ricevere senza meritare: Mt 20,1-16
- Umiliati ed esaltati: Lc 18,9-14
- Il Padre sconosciuto: Lc 15,11-32
Pane
Un percorso per approfondire il tema della celebrazione eucaristica troppo spesso ridotta al solo precetto. Insieme cercheremo di tirare fuori domande, dubbi, contestazione e desideri di cambiamento per vivere in modo nuovo questo importante aspetto della vita cristiana.
La proposta Caritativa
In collaborazione con i servizi caritativi presenti sul territorio, un percorso per avviare i giovani a sporcarsi le mani nell’incontro con l’altro.